Medici Senza Frontiere (MSF) pubblica oggi il rapporto “Malnutrizione dilagante” (PDF in inglese) per lanciare l’allarme sulla malnutrizione in Yemen, dove i bisogni superano di gran lunga la capacità di assistenza, facendo emergere una profonda crisi umanitaria.
In 3 anni, dal 2022 al 2024, le strutture supportate da MSF hanno curato 35.442 bambini malnutriti sotto i 5 anni in 5 governatorati: Amran, Saada, Hajjah, Taiz e Hodeidah. Questi numeri riflettono le difficoltà persistenti delle famiglie nell’acquisto di cibo e nell’accesso alle cure mediche, dopo anni di conflitto e instabilità aggravati dal deterioramento economico del paese.
“Non è il momento di mezze misure” afferma Himedan Mohammed, responsabile delle operazioni di MSF per il Medio Oriente. “I bambini arrivano da noi in condizioni sempre più critiche. La gente non può più aspettare un aiuto che non arriva abbastanza in fretta. Se non agiamo subito potenziando i programmi nutrizionali, garantendo trasporti accessibili verso le strutture sanitarie e portando assistenza a chi ne ha bisogno, rischiamo un aumento ulteriore della malnutrizione nei prossimi mesi”.
Nonostante MSF abbia ampliato la capacità di trattamento, non riesce a far fronte a tutte le necessità, e ogni anno, nei mesi di picco della malnutrizione, le strutture sanitarie sono sotto forte pressione nella gestione di un gran numero di bambini, molti dei quali affetti anche da morbillo, colera e diarrea acuta.
Lo scorso settembre, durante il picco annuale della malnutrizione, i tassi di occupazione dei letti nelle strutture supportate da MSF hanno raggiunto livelli estremamente elevati. Nell’ospedale Al-Salam, nel governatorato di Amran, il tasso di occupazione ha toccato il 254% a settembre, portando a un grave sovraffollamento della struttura. Il personale sanitario è spesso costretto a fornire cure in corridoi affollati e spazi di fortuna.
Aisha ha portato sua figlia Zahra’a, di 5 mesi, all’ospedale Al-Salam perché ricevesse cure salvavita. “Abbiamo viaggiato per oltre 2 ore e speso 15.000 rial yemeniti (circa 61 dollari statunitensi) per arrivare qui” racconta la donna. “Nella nostra famiglia siamo 12 persone, ma lavora solo il capofamiglia. Con quello che guadagna riusciamo a coprire a malapena i bisogni quotidiani. I centri sanitari più vicini non hanno reparti specializzati per trattare la malnutrizione. Ho paura di perderla, è l’unica bambina in famiglia. Spero che si riprenda presto e che più organizzazioni vengano qui ad aiutare le persone, soprattutto chi non ha abbastanza cibo o denaro”.
Le sospensioni e le riduzioni dei programmi di assistenza alimentare hanno reso la situazione della popolazione ancor più critica in tutto lo Yemen. Nel 2023 e nel 2024, oltre 10 mila bambini hanno ricevuto cure presso la struttura supportata da MSF nell’ospedale di Ad Dahi, nel governatorato di Hodeidah. Nel settembre 2024, l’ospedale di Abs, nel governatorato di Hajjah, ha registrato un tasso di occupazione dei letti del 200%, seguito dal 176% in ottobre – i livelli più alti degli ultimi 6 anni.
La malnutrizione è aggravata, tra altri fattori, dalle carenze nelle infrastrutture sanitarie e nelle coperture vaccinali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ad aprile 2024, quasi il 46% delle strutture sanitarie in Yemen risultava parzialmente funzionante o completamente fuori servizio.
Di fronte ai tagli improvvisi e drastici agli aiuti umanitari per lo Yemen, sono essenziali un impegno costante e una flessibilità dei finanziamenti da parte dei principali donatori per affrontare l’aggravarsi della crisi umanitaria. Finanziamenti adeguati e continui, insieme a una collaborazione più stretta tra ministero della salute, donatori e organizzazioni partner, sono fondamentali per riattivare i centri sanitari e garantire che possano servire efficacemente le comunità locali e le aree più colpite. MSF sollecita gli attori coinvolti a potenziare le campagne vaccinali a livello comunitario per arginare malattie prevenibili come morbillo, colera e diarrea acuta acquosa.
C’è l’urgente necessità di migliorare i programmi di distribuzione alimentare in Yemen. Iniziative del genere garantiranno che donne in gravidanza, madri in allattamento e bambini sotto i 5 anni ricevano l’alimentazione necessaria prima che la loro salute venga compromessa. Senza un’azione collettiva immediata, le persone più vulnerabili dello Yemen continueranno a soffrire a causa di un sistema sanitario al collasso e di tassi di malnutrizione in crescita.