Tutte le erogazioni liberali effettuate a Medici Senza Frontiere godono di benefici fiscali, basta scegliere se dedurre o detrarre l’importo donato.
Medici senza Frontiere è una ONG – Organizzazione Non Governativa riconosciuta idonea già ai sensi della legge n. 49 del 26/02/1987 e della successiva L. 11 agosto 2014, n° 125 – ma anche una ONLUS – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ai sensi del D. Lgs. n. 460/97. Il privato o l’impresa che effettua una donazione può decidere liberamente il trattamento fiscale di cui beneficiare. A seconda della normativa applicata alla donazione, le agevolazioni previste sono infatti differenti.
È possibile scegliere se dedurre o detrarre l’importo delle donazioni fatte a Medici Senza Frontiere.
Per le imprese ci sono due possibilità:
- Dedurre, cioè sottrarre dal reddito su cui poi calcolare le imposte, le erogazioni liberali in denaro per un importo non superiore a 30.000 euro o al 2% del reddito d’impresa annuo dichiarato (art. 100, comma 2, lett. h del D.P.R. n. 917/86)
- Dedurre dal proprio reddito complessivo netto le liberalità, in denaro ed in natura, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D.Lgs. n. 117/2017)
Per le persone fisiche ci sono tre possibilità:
- Detrarre, cioè sottrarre direttamente dall’imposta lorda che si dovrebbe pagare, il 30% delle erogazioni liberali, in denaro ed in natura fino ad un importo massimo di 30.000 euro in ciascun periodo di imposta (art. 83, comma 1 del D.Lgs. n. 117/2017)
- Dedurre, cioè sottrarre dal reddito su cui poi calcolare le imposte, le liberalità, in denaro ed in natura, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D.Lgs. n. 117/2017)
- Dedurre, cioè sottrarre dal reddito su cui poi calcolare le imposte, i contributi, le donazioni e le oblazioni per un importo non superiore al 2% del reddito complessivo dichiarato (art. 10, comma 1, lett. g del D.P.R. n. 917/86)
Se non sai qual è la soluzione più adatta a te, rivolgiti al tuo consulente di fiducia o al tuo CAF.
Ti ricordiamo che il CAF o il tuo commercialista potrebbero richiederti una certificazione che attesti l’ufficialità di tali donazioni, ovvero le matrici dei bollettini postali o le copie degli estratti conto bancari o della carta di credito.
N.B. Le agevolazioni fiscali non sono cumulabili tra di loro. Le donazioni in contanti non rientrano in alcuna agevolazione.